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Federigo Verdinois (1844-1927) è stato uno scrittore, un giornalista e un traduttore. Come scrittore ha debuttato durante un suo soggiorno a Firenze (dove era andato ad abitare con la famiglia a causa del lavoro del padre) con una commedia scritta per il teatro, ma il luogo che favorì il suo ingresso definitivo nell’ambito letterario fu Salerno, dove dopo qualche anno si trasferì. In seguito ad alcune esperienze iniziali non proprio positive in campo giornalistico, riuscì a vedere pubblicate due sue novelle su una rivista. Da quel momento si licenziò dal lavoro di dipendente delle dogane e si dedicò completamente alla scrittura. L’attività di giornalista e collaboratore di varie testate ebbe questa volta un esito positivo e Verdinois si distinse soprattutto per le sue recensioni di spettacoli teatrali, per cui si può affermare che sia un precursore degli attuali critici teatrali. Collaborò, tra gli altri, con Il Fanfulla a Roma, con Il Corriere del mattino a Napoli e l’Illustrazione italiana a Milano. Le sue opere sono soprattutto racconti e novelle a tema gotico, soprannaturale, occulto. Da segnalare Racconti inverisimili (firmato con lo pseudonimo Picche) e Nuove novelle. Verdinois, però, deve molta parte della sua fama alle traduzioni di opere di scrittori stranieri, soprattutto inglesi e russi e per questo motivo venne incaricato di insegnare la prima e poi l’altra lingua nell’Istituto che oggi è l’Università Orientale di Napoli. Sue sono le traduzioni di La piccola Dorritt di Charles Dickens e di Quo vadis? di Henryk Sienkiewicz.

I libri

  • Le due mogli

  • Delitto di sangue

  • Il caso del capitano Candiolo

in Esplorando fantastiche realtà. Racconti del mistero
(2024)

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