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Il Settenario: un mondo di parole, idee e sentimenti
Sono stati proprio due (timidissimi) ragazzi del Beccaria a svelare la loro rivisitazione della celebre Dama del Pollaiolo: una giovane donna che all’eleganza rinascimentale oppone la dignità di un vissuto. In un collage che amplia le dimensioni rispetto all’originale, alla protagonista è stata regalata una pelle ambrata, un numero imprecisato di tatuaggi tra i quali si nasconde qualche cicatrice, stoffe etniche laddove l’originale propone tessuti preziosi. Le perle invece, rimangono come nel ritratto quattrocentesco, un irrinunciabile simbolo di decoro o un vezzo femminile senza tempo. E intatta come in un fermo immagine, anche se trasformata, la bellezza del profilo.
Chi sono le donne per questi ragazzi, tutti di età compresa tra i 14 e i 21 anni? «Sono le loro madri, le loro sorelle, le loro giovani fidanzate; sono le ragazze che si perdono presto» dice il cappellano del carcere don Gino Rigoldi, travolte come e insieme a loro da eventi troppo grandi, ma spesso anche artefici caparbie del loro riscatto. Tante «Madda dal cuore infranto» – recitano i giovani detenuti nella loro canzone -, «occhi che brillano più della luna». Quella luce non andrebbe mai sprecata.
Elena D'In certiè nata a Milano nel 1964 insegna Lettere in un liceo della sua città. Traduttrice e curatrice di classici latini e greci, collabora da anni con alcune testate nazionali e con alcune riviste su temi legati al mondo della scuola. Si definisce lettrice di poesia per lavoro e per passione.