Le fotografie di Giovanni Verga vendute all'asta
Ha chiesto che le autorità competenti sul territorio regionale e nazionale esercitino con tempestività tutti i diritti previsti dalla legge per assicurare al bene pubblico un «patrimonio inestimabile che rischia di essere acquisito da privati e al di fuori della sua sede naturale, che è la città dello scrittore, dove è già conservata la quasi totalità dei suoi manoscritti». Fino al 22 agosto, infatti, lo Stato e la Regione Sicilia hanno tempo per esercitare il loro diritto di prelazione per acquistare il patrimonio suddetto. Purtroppo la situazione nazionale e quella regionale (il Presidente della Regione si è dimesso anzitempo) non fanno ben sperare. Non credo che ci sia interesse, in questo momento, di accollarsi un tale spesa (225mila euro!).
Io non intendo perorare l’una o l’altra causa, perché non conosco soprattutto la fisionomia della Fondazione milanese, ma portare alla ribalta questo caso, secondo il mio parere, è importante. Molto spesso ci sono dispersioni di patrimoni culturali di notevole valore, che, dopo un iniziale interesse da parte di chi li ha acquisiti, sono finiti ben presto dimenticati o poco valorizzati. Certo sarebbe necessario che la Sicilia (a livello istituzionale) intervenisse, ma non mi sembra interessata a Giovanni Verga. Non ho visto molti eventi promossi dalla regione ricordare il centenario della morte dello scrittore e questo è davvero un peccato.
Nota – Ricordo che lunedì 8 agosto p.v. Elena D’Incerti presenterà a Milazzo Drammi intimi in un incontro organizzato dall’Associazione della cittadina siciliana Città invisibili con la partecipazione di Massimo Raffa e Maria Rotuletti.
Nota – 17 agosto 2022 – È notizia di oggi dell’acquisizione di queste opere da parte della Regione Sicilia. Nel post affermavo che in questo momento la Regione e lo Stato hanno altro a cui pensare. E invece ecco la bella notizia. Sono contenta, ma sono un po’… maliziosa. Non è che proprio in questo momento particolare l’acquisto sia avvenuto per motivi tutt’altro che culturali? Chi mi conosce sa che non mi azzardo mai a formulare ipotesi troppo fantasiose, però… In ogni caso è una notizia molto positiva. Ancora non si sa quale ente beneficerà dell’acquisto.